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Psicologo - Psicoterapeuta - Psicologo clinico

Maria Grazia Lupia

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Carriera

Sono Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale, laureata all’Università “La Sapienza” e specializzata presso Centro Studi “Random” di Roma. Svolgo attività interventi a singoli, coppie e famiglie in difficoltà nelle varie fasi del loro ciclo vitale (formazione della coppia, nascita e crescita dei figli, problematiche adolescenziali e scolastiche, problematiche relazionali, gestione dei vari eventi normativi e/o para normativi). Alle consulenze e al sostegno psicologico, affianco l’attività psicodiagnostica (test rivolti a bambini, adolescenti ed adulti) per difficoltà d’apprendimento, disturbi cognitivi, percettivi e di personalità, e l’attività formativa di prevenzione, soprattutto in ambito scolastico. Il rigore metodologico, la formazione professionale e soprattutto l’empatia accompagnano la mia attività clinico-psicoterapeutica (sostegno alla coniugalità, alla genitorialità, prevenzione e trattamento di disturbi comportamentali e relazionali, cognitivi, d’apprendimento). La scelta della formazione in Psicologia Clinica ha previsto complesse operazioni ed attività che includono, nel senso più ampio, processi diagnostici, utilizzo di test e individuazione di interventi terapeutici, prevedendo contesti applicativi, aspetti etici e deontologici, rete di relazioni e, non ultimi, aspetti multiculturali. Completato il percorso universitario, ad indirizzo Clinico e di Comunità, la scelta su quella che doveva essere la mia specializzazione post-lauream è stata facile e ben chiara: lavorare sulle relazioni spesso difficili da gestire, sulla comunicazione spesso non chiara, sulle “struttura” e sulle “regole” che governano i vari sistemi. Ecco la scelta della formazione post-universitaria in Psicoterapia sistemico-relazionale. Mi piace citare S. Minuchin, un grande esponente della Terapia strutturale Sistemico-relazionale che a proposito della famiglia dice: "Solo la famiglia, la più piccola unità della società, può cambiare e tuttavia mantenere una sufficiente continuità per i bambini che non saranno "stranieri in terra straniera", ma troveranno radici sufficienti per crescere e adattarsi". La psicoterapia familiare è una terapia rivolta a risolvere le complesse dinamiche relazionali che causano sofferenza a tutti i membri di un sistema famiglia, in cui si è bloccata la comunicazione e si sono irrigiditi i ruoli esasperando le tensioni familiari. Il fine della psicoterapia familiare è risolvere il malessere familiare, anche se il motivo per cui spesso viene richiesta è il disagio psicologico che viene manifestato attraverso i sintomi di un componente. In realtà quest’ultimo si assume l’onere di mostrare agli altri membri che il malessere che lui prova, viene sentito in modo diverso anche gli altri. È inevitabile che quando una persona sperimenta un disagio (comportamentale, psicologico, o psicosomatico) e soprattutto se parliamo di figli, bambini o adolescenti, anche il resto della famiglia sarà colpita da questa sofferenza. Una famiglia è sempre legata da un vincolo affettivo, per cui i membri sono intimamente legati sia nelle gioie che nelle sofferenze vissute. Per quanto riguarda la terapia familiare, essa non si sofferma sulla sintomo del singolo ma sul tipo di funzione che esso ha all’interno del sistema (coppia, famiglia). Infatti, il sintomo di un membro ha sempre il vantaggio di mantenere le cose così come stanno, perché cambiare è sempre difficile e significa dover sperimentare nuovi modi per relazionarsi e prendersi la responsabilità individuale di avere il potere di cambiare la situazione migliorandola. Il compito del terapeuta familiare è guidare la famiglia all'ascolto reciproco, al riconoscimento delle dinamiche disfunzionali e al cambiamento di un nuovo assetto familiare che libera i membri dai ruoli rigidi e dai blocchi comunicativi per ristabilire un benessere familiare e individuale. Se la sofferenza viene accolta, dandogli un significato in cui tutta la famiglia si riconosce, il cambiamento non viene più visto come un attacco alla struttura familiare ma come un’opportunità per i membri di sperimentarsi con dei ruoli più flessibili nella relazione. La famiglia è un sistema complesso che si basa su gerarchie, ruoli e vincoli affettivi. Da sempre la famiglia occupa un posto rilevante all’interno della società perché è in essa che nascono nuovi esseri umani, che crescono per progredire verso l’autonomia. La famiglia pone le basi per la costruzione della propria identità attraverso miti, tradizioni, principi, valori, e discostandosene quando si prende una posizione diversa che cambia la propria visione del mondo a seconda delle esperienze di vita vissute, e del contatto con il mondo esterno. La famiglia è sottoposta a delle sollecitazioni interne al sistema, determinato da cicli di vita che regolano l’evoluzione del sistema familiare, e da sollecitazioni provenienti dal mondo esterno che la trasformano e che le impongono una continua riorganizzazione dei ruoli e delle regole. Accade che quando la famiglia non fluisce liberamente da un ciclo di vita all’altro, le regole e i ruoli che erano funzionali nel vecchio ciclo incontrano dei problemi se vogliono essere mantenuti nel nuovo ciclo evolutivo. Per fare un esempio, se nel ciclo di vita nascita ed educazione dei figli trattare un figlio piccolo in modo accudente, preoccuparsi di nutrirlo, di come educarlo, dove mandarlo all’asilo e più tardi a scuola, è un compito funzionale all’evoluzione familiare di questa fase, lo stesso trattamento sarà disfunzionale nel ciclo di vita l’emancipazione dei genitori dai figli, in cui i ruoli e le regole del sistema faranno fatica ad adattarsi ad uno stadio in cui il figlio crescerà e dovrà svincolarsi dalla famiglia per rendersi autonomo. Ci sono diverse ragioni per richiedere una terapia familiare. Come ho spiegato sopra, la famiglia nell’arco della sua evoluzione viene sottoposta a degli eventi critici che possono minare l’equilibrio della sua struttura interna. La sofferenza provocata da una perdita dell’equilibrio costringe i membri a riorganizzarsi, ma non sempre il sopraggiungere della crisi familiare riesce ad essere risolta senza aiuti esterni. Tra gli eventi critici che vanno a creare instabilità in seno al sistema familiare, troviamo: • Conflittualità nella coppia, • L’arrivo di un bambino, • Separazione o divorzio, • La malattia, • L’adolescenza dei figli, • I cambiamenti lavorativi ed economici, • Il pensionamento, • Situazioni traumatiche vissute da uno dei suoi membri (lutti, incidenti, violenze, perdite). Quando gli eventi critici costringono ad una nuova riorganizzazione e i membri non sono in grado di trovare da soli un nuovo equilibrio più funzionale a superare la crisi familiare, è importante chiedere aiuto ad un terapeuta familiare. Il terapeuta convocherà inizialmente tutta la famiglia (genitori e figli, anche in caso di separazione o divorzio), anche se ci saranno degli incontri in cui deciderà di convocare separatamente solo alcuni membri del sistema (ad es. incontro solo con i genitori o con il sistema fratelli). Durante le prime sedute, si darà ascolto al disagio e alla percezione del problema secondo il diverso punto di vista di ciascun membro, proprio come “una squadra di lavoro”, si andranno a concordare degli obiettivi su cui sarà impostato il progetto terapeutico, che sarà rivolto al cambiamento delle dinamiche familiari, relazionali e comunicative. L’obiettivo del lavoro terapeutico con la famiglia è quello di lavorare sulla comunicazione, rimuovendo il blocco comunicativo o la carica conflittuale, rendendola capace di fluire in modo flessibile tra i membri con il fine di ricreare un clima di serenità e complicità in cui tutta la famiglia collabora nuovamente a degli obiettivi comuni. La terapia si conclude positivamente quando paziente e terapeuta scelgono di comune accordo che è arrivato il momento giusto, quello del distacco. Solitamente si concorda con alcune sedute di anticipo per poter dare all'altro la possibilità di elaborare il lutto della separazione. La psicoterapia sistemico-relazionale ha il compito di andare a riparare quelle relazioni che l'individuo avverte come problematiche tramite il cambiamento delle dinamiche disfunzionali presenti nel proprio contesto di riferimento; la sua funzione è quella di apportare un rinnovato benessere soggettivo e sociale. Alcuni anni fa ho fatto una importante e bellissima scoperta: l’EMDR. Certa del fatto che questo metodo aumenta e velocizza l'efficacia del trattamento, non potevo non integrare la mia formazione con la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Mi sono appassionata a questo metodo terapeutico che ben si sposa con la mia formazione sistemico-relazionale. L'E.M.D.R. consiste nella stimolazione bilaterale del Sistema Nervoso - attraverso movimenti oculari, stimoli tattili o uditivi - durante la visualizzazione di alcune scene del passato, che sono collegate con un ponte emotivo al disagio attuale. Anche nel lavoro sistemico-relazionale si lavora sulle regole, sui miti familiari per creare un ponte emotivo con il disagio attuale. L’'E.M.D.R. rappresentava quindi un modo per rendere più veloce l'efficacia del trattamento del disagio. In effetti ho sperimentato sul campo che la stimolazione permette un’attivazione più diretta e spontanea dei processi di rielaborazione di ricordi disturbanti (esperienze passate), che fissati inconsapevolmente e non elaborati, impediscono al soggetto di trovare nuovi modi più funzionali di pensare, sentire e agire. Non elaborati vuol dire che non si sono create le giuste e numerose associazioni neuronali tra l’area del cervello dove si è fissato il ricordo e le altre aree; le numerose reti associative permetterebbero, nonostante l’esperienza passata negativa, di avere comportamenti più flessibili e funzionali nel risolvere problemi e conflitti attuali. Il ricordo fissato in modo rigido e la mancanza di sufficienti reti associative, invece, produce automatismi e rigidità nelle risposte dell’individuo. La particolare efficacia della terapia EMDR penso sia possibile perché questo processo di guarigione si basa su un meccanismo di cura spontaneo.

Qualifiche
  • Psicoterapia sistemico relazionale
  • Psicologia Clinica
  • Psicologia Scolastica
  • Psicologia dell'emergenza - Psicotraumatologia
  • Psicologia dell'età evolutiva
Patologie trattate
  • Ansia
  • Depressione
  • Disturbi dell'umore
  • Disturbo ossessivocompulsivo
  • Disturbo post traumatico da stress
  • Stress
  • Attacco di panico
  • Dipendenza affettiva
  • Disturbo d'ansia generalizzato
  • Fobia
  • Difficoltà relazionali
  • Difficoltà e crisi di coppia

Traguardi

Curriculum
  • Università La Sapienza - ROMA
  • Centro Studi di Terapia Familiare- Relazionale “Random” - ROMA
Lingue parlate
Italiano, Francese

Indirizzi & Servizi

  • Centro specialistico e di riabilitazione DISCOBOLO
    Via Palombarese 688, Fonte Nuova (RM)
  • Telefono
      0774 194 5251
    • Servizio - Visita Costo
      Consulenza Psicologica €50
      Colloquio Psicologico €40
      Colloquio Psicologico Clinico €50
      Psicoterapia €65
      Psicoterapia Individuale €65
      Colloquio Psicologico Individuale €50
      Consulenza Di Coppia €70
      Consulenza Familiare €70
      Primo Colloquio Individuale €40
      Primo Colloquio Psicologico €40
      Psicodiagnostica €90
      Psicoterapia Di Coppia €70
      Sostegno Alla Genitorialità €70
      Trattamento Emdr €80
  • Studio Medico
    Via Giovanni Pascoli 5 - primo piano, Setteville (BL)
  • Telefono
      0774 194 5251
    • Servizio - Visita Costo
      Consulenza Psicologica €50
      Colloquio Psicologico €40
      Colloquio Psicologico Clinico €50
      Psicoterapia €65
      Psicoterapia Individuale €65
      Colloquio Psicologico Individuale €50
      Consulenza Di Coppia €70
      Consulenza Familiare €70
      Primo Colloquio Individuale €40
      Primo Colloquio Psicologico €40
      Psicodiagnostica €90
      Psicoterapia Di Coppia €70
      Sostegno Alla Genitorialità €70
      Trattamento Emdr €80
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