Provengo dal mondo del professionismo e sono stata atleta azzurra nel mezzofondo. Intraprendere il percorso di studi in Psicologia Clinica e poi specializzarmi in Psicologia dello Sport è stato per me un’evoluzione naturale, vista la profonda passione per lo sport che mi anima da sempre. Avendo praticato diverse discipline prima ed ed essermi specializzata in atletica leggera come professionista ha arricchito il enormemente il mio bagaglio sportivo ed interiore. Le mie esperienze ed i miei risultati mi hanno fatto conoscere a pieno il ventaglio di emozioni che si provano ed i vari aspetti psicologici da gestire quando siamo chiamati ad arrivare "in cima alla vetta di noi stessi". Credo fortemente nel benefici della Psicologia del Benessere e dello Sport come strumento per migliorare la qualità di vita. La psicologia del benessere infatti si dedica attivamente alla promozione della salute e del benessere complessivo, mirando al potenziamento della qualità di vita attraverso il rafforzamento delle risorse individuali. Questo campo mira a supportare l’individuo nell’elaborare strategie adattive per rispondere efficacemente alle esigenze personali e alle sollecitazioni provenienti dal proprio contesto fisico, sociale e relazionale. Le sue applicazioni spaziano dalla gestione dello stress e dell’adattamento ai cambiamenti allo sviluppo di percorsi motivazionali per il raggiungimento del benessere fisico e mentale, fino al miglioramento delle performance in ambiti lavorativi, educativi e sportivi attraverso tecniche che lavorano sulla dimensione psicologica. Questo è di grande importanza perché la componente mentale può essere allenata e spesso è la “responsabile" di una vittoria o di una sconfitta nello sport ma anche nella vita professionale e quotidiana. Un altro ambito a cui mi dedico - oltre a quello sportivo e del benessere - è il mondo della disabilità. Sono stata responsabile coordinatrice di attività psicomotorie dal 2000 al 2013 per poi divenire presidente di un'associazione di oltre 70 ragazzi con disabilità fisiche ed intellettive fino ad oggi. Un ottimo strumento di cui mi avvalgo in alcuni casi è il visore di Psicologia Virtuale che permette controllo, gradualita', favorisce l'aspetto ecologico, l'immersività e stimola strategie di coping che poi vengono riprodotte nella realtà, premette l'esposizione graduale per il superamento di paure o blocchi. Infine faccio progetti personalizzati di formazione, prevenzione, motivazione. Dallo scorso anno collaboro con la nazionale giovanile con progetti di prevenzione per atleti e allenatori e mi muovo per l'Italia su chiamata. faccio parte della commissione del Safeguarding a protezione da abusi, violenze, discriminazioni. E sono Delegato per il Comitato paralimpico dal 2013.

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